prorogare
v. tr. [dal lat. prorogare, comp. di pro-1 e rogare «interrogare»; propr., in origine, «interrogare il popolo se debba essere concessa una proroga a qualche magistrato»] (io pròrogo, tu pròroghi, ecc.). – Prolungare oltre il termine stabilito o accordato (cioè concederne il prolungamento); differire nel tempo la scadenza di qualche cosa: p. i termini di consegna o d’invio dei documenti, delle domande d’iscrizione o d’esame; p. il tempo di apertura di una mostra; p. una licenza; p. un contratto per sei mesi, per un anno; p. il comando a un ufficiale; p. il potere di un magistrato; p. la durata delle Camere legislative.