prosciugare
v. tr. [der. di asciugare, con sostituzione di prefisso] (io prosciugo, tu prosciughi, ecc.). – 1. Asciugare interamente, rendere asciutto: p. una palude; un vento caldo che prosciuga il terreno; anche disseccare: la lunga siccità ha prosciugato le piante (in genere, il verbo allude a un assorbimento del liquido o dell’umore interno piuttosto che a un’eliminazione dell’umidità esterna). Come intr. pron., prosciugarsi, diventare asciutto, seccarsi, inaridirsi: qui un tempo c’era un laghetto che a poco a poco s’è prosciugato. 2. fig. a. Privare, svuotare del denaro, impoverire: p. le tasche, il patrimonio, l’erario; intr. pron.: le casse dello stato sono in pericolo di prosciugarsi. b. Inaridire il corpo, renderlo magro, asciutto: figura magrolina prossima anzi ad essere definitivamente prosciugata dall’età (Bonsanti); intr. pron.: hai notato come si sta prosciugando?; anche affievolirsi, venire meno: la vita in lui si prosciugava. c. Esaurire le facoltà intellettuali, la capacità produttiva: lavoro ingratissimo che mi prosciugava il cervello (Alfieri).