prossimita
prossimità (ant. prossimitade) s. f. [dal lat. proximĭtas -atis, der. di proxĭmus «prossimo»]. – Grande vicinanza (nello spazio e, meno com., nel tempo): il clima del paese è mite per la p. del mare; una casa comoda per la p. della stazione (o per la sua p. alla stazione); la p. della scadenza mi dà molta ansia; la p. di una ricorrenza, di una festività. Fig. (non com.), affinità, somiglianza: p. di gusti, d’idee. Ant., legame di parentela o d’amicizia: non solamente di lei era così disideroso, ma di tutte quelle persone che alcuna prossimitade avessero a lei, o per familiaritade o per parentela alcuna (Dante). Locuz. avv. in (o nella) p. di, vicino, presso a: abita una villetta in p. del lago; nella p. della partenza, volle rivedere tutti gli amici. Nella tecnica, si qualificano con la locuz. a (o di) prossimità, dispositivi che agiscono automaticamente, in genere per effetti elettrici o elettromagnetici, quando un corpo sia avvicinato ad essi (per es., relè che scattano, chiudendo un circuito d’allarme, quando una persona si avvicina a un filo conduttore, dissimulato, facente parte di un circuito sensibile a variazioni di capacità elettrica, verso terra, del filo medesimo). Per le spolette di p., v. spoletta.