prostituire
prostitüire v. tr. [dal lat. prostituĕre «mettere in vendita», comp. di pro-1 e statuĕre «collocare»] (io prostitüisco, tu prostitüisci, ecc.). – Vendere, offrire, cedere in cambio di denaro o di altri favori ciò che comunemente si ritiene non possa essere oggetto di lucro o di calcolo interessato: p. il proprio corpo; p. sé stesso; p. il proprio ingegno, le proprie capacità, la propria arte, la propria penna, e sim. Con valore causativo, spingere, indurre, costringere alla prostituzione: p. una donna, un ragazzo; genitori snaturati che hanno cercato di p. la figlia. Più com. il rifl. prostituirsi, avere rapporti sessuali, spec. se abitualmente, con un numero indiscriminato di persone, in cambio di denaro o comunque per interesse: si è dovuta p. per disperazione; la donna di Positano si era prostituita con gli alleati (Alvaro); anche con riferimento a chi avvilisce per interesse la propria dignità o tradisce i proprî ideali: un intellettuale che si prostituisce per sete di potere; prostituirsi per fare carriera.