protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di amicizia, di gratitudine; continuava a fare grandi p. di innocenza. 2. Più com., espressione, manifestazione, dichiarazione energica e ferma della propria opposizione o disapprovazione: elevare, presentare una p.; inviare una lettera di p.; indire uno sciopero, una manifestazione di p.; scendere in piazza per una p. non violenta; i movimenti di p.; la p. dei giovani contro le istituzioni (in partic., quella manifestatasi sul finire degli anni ’60 del Novecento, indicata anche con l’espressione la p. giovanile); hanno scioperato per p. contro le decisioni del preside; alcuni deputati hanno abbandonato l’aula in segno di protesta. Per estens., atteggiamento ostile, ma non espresso verbalmente: una p. muta, silenziosa, passiva; nel diritto internazionale, nota di p., dichiarazione con cui uno stato accusa un altro stato di tenere o di avere tenuto una condotta illegittima nei suoi confronti. 3. Nei contratti dei lavoratori dello spettacolo, recesso dal contratto di lavoro da parte di un impresario nei confronti di un attore, di un cantante e sim. ritenuti privi delle qualità artistiche o tecniche necessarie alla rappresentazione.