protesto
protèsto s. m. [der. di protestare]. – 1. Atto autentico, redatto da un pubblico ufficiale a ciò abilitato, con il quale si accerta il mancato pagamento o la mancata accettazione di una cambiale o altro titolo di credito per il quale l’atto stesso è richiesto; anche, l’accertamento del mancato pagamento o della mancata accettazione (che costituisce il presupposto legale per l’esercizio dell’azione di regresso cambiario): p. cambiario, p. di una cambiale, di una tratta, di un assegno bancario; mandare, andare in p., riferito a titoli di credito; cambiale andata in p., protestata. 2. ant. a. Lo stesso che protesta, nelle varie sue accezioni generali (e in quelle indicate per protestazione); in partic., dichiarazione solenne, affermazione recisa: Ruggiero a quel p. poco bada (Ariosto, in corrispondenza a un prec. protestare con sign. analogo: «E seguitò [Rodomonte] dicendo: – Io ti protesto Che, s’alcun danno il nostro ne riceve, Fia per tua colpa»). b. A Firenze, durante il governo della Signoria, il discorso pronunciato dai gonfalonieri di compagnia, dai buonuomini o dal podestà dinanzi alla Signoria, nell’assumere l’ufficio, oppure il discorso del capitano del popolo.