protezionismo
s. m. [der. di protezione; nel sign. 2, dal fr. protectionnisme]. – 1. Genericam., la tendenza a esercitare, o il fatto di esercitare, la propria protezione sopra qualcuno, per lo più a danno di altri; quindi, con connotazione negativa, lo stesso che favoritismo. 2. In economia, l’aiuto dato dallo stato ad alcuni rami della produzione, sia per mezzo di dazî, che ostacolano o impediscono la concorrenza di prodotti stranieri sul mercato nazionale, sia per mezzo di altri strumenti di protezione: p. agrario; p. industriale; p. commerciale; p. marittimo, l’insieme delle misure destinate a favorire la marina mercantile nazionale contro la concorrenza straniera o a combattere economicamente una determinata potenza marittima, con l’esclusione della sua bandiera da determinati traffici. In senso più largo, contrapposto all’accezione più ampia di liberismo, ogni forma d’intervento dello stato nell’economia nazionale. P. dei paesi d’immigrazione, il complesso dei provvedimenti destinati a impedire, ridurre o selezionare l’afflusso di immigranti. 3. non com. L’attività di protezione degli animali, della natura, dell’ambiente e della qualità della vita in generale, svolta da associazioni e movimenti d’opinione.