protonefridio
protonefrìdio s. m. [comp. di proto- e nefridio]. – In zoologia, organo escretore primitivo, caratteristico di alcuni invertebrati acelomati (per es., platelminti e nemertini), pseudocelomati (per es., gastrotrichi e rotiferi) e celomati (per es., policheti e cefalocordati), costituito da un tubulo più o meno ramificato e perforato, terminante a fondo cieco con cellule (cellule a fiamma: v. fiamma1, n. 4 b), canalicoli o bulbi provvisti di flagelli diretti verso il lume del tubulo, i quali convogliano i liquidi di rifiuto verso canali collettori che sboccano sulla superficie del corpo. In alcuni casi i singoli flagelli sono contenuti in strutture tubulari (solenociti).