provocazione
provocazióne s. f. [dal lat. provocatio -onis (der. di provocare: v. provocare), che significava, oltre che «invito alla lotta, sfida al combattimento o a un duello», anche «appello a un giudice superiore»]. – 1. L’azione di provocare, il fatto di essere provocato (soprattutto come eccitamento a reagire in modo violento): non sopporto le p.!; questa è una vera e propria p.!; anche l’atto, la parola, il comportamento con i quali si provoca o dai quali si è provocati: non devi reagire alle p. di quel teppista!; accogliere o raccogliere, respingere una p. (nel diritto penale la provocazione costituisce una circostanza attenuante prevista per chi ha reagito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui; nei delitti di ingiuria e diffamazione, la provocazione agisce come causa di esclusione della pena, quando la reazione avvenga subito dopo il fatto ingiusto). 2. Meno com., atto, atteggiamento, comportamento che tende a eccitare sessualmente qualcuno. ◆ Dim. provocazioncèlla.