provvista
(ant. provista) s. f. [femm. sostantivato di provvisto]. – 1. L’atto e l’effetto del provvedere quanto è richiesto dalle necessità materiali proprie, della famiglia, della cittadinanza, di una comunità: fare provvista (o, meno com., la p.) di vino, di olio per tutto l’anno; fare p. di gasolio per l’inverno; il Provveditorato generale dello stato cura il servizio delle p. necessarie al funzionamento delle pubbliche amministrazioni; nel linguaggio bancario, provvista di fondi, il complesso delle operazioni mediante le quali le banche prendono a credito i capitali occorrenti per l’esercizio della loro attività. 2. Con sign. concr., ciò che si è provveduto, che si è messo in serbo per le future necessità di vita quotidiana, di sussistenza, di funzionamento: le p. stanno per finire; le p. d’acqua cominciavano a scarseggiare; in cantina abbiamo abbondanti p. di farina, di zucchero, di detersivi; con sign. più limitato: bisogna acquistare le p. per il viaggio. Per estens., con riferimento ad altri oggetti: ho una buona p. di libri, di dischi; in senso fig.: quel tuo amico ha sempre una discreta p. di barzellette, o di pettegolezzi. 3. Nel diritto commerciale, rapporto di provvista, rapporto giuridico trilaterale, intercorrente tra un creditore, un debitore delegato e un debitore originario delegante, che fornisce al debitore delegato i mezzi per soddisfare il debito verso il creditore. 4. In diritto canonico, p. di un beneficio ecclesiastico, nomina del titolare di un ufficio ecclesiastico beneficiale.