prudente
prudènte agg. [dal lat. prudens -entis, riduzione di provĭdens (v. provvidente)]. – 1. a. Di persona che, per dote naturale o soltanto occasionalmente, si comporta con prudenza, intesa soprattutto come capacità di riconoscere un pericolo, di valutare le conseguenze delle proprie azioni, di evitare ogni inutile rischio: essere, diventare, mostrarsi p.; è p. nel parlare, nell’agire; sii p. quando guidi; cerca di essere p.; devi essere più p. un’altra volta; sostantivato: preferisco i prudenti ai temerarî. Più genericam., di chi si comporta in modo da non rischiare troppo: un giocatore p.; è molto p. nei suoi affari. b. In tono leggermente iron., di chi teme eccessivamente il pericolo, e si mostra quindi timido e pauroso: come sei p.!; che persone prudenti! c. Con sign. più vicino a saggio, savio (come già in latino): conviensi dunque essere p., cioè savio (Dante); Vergine saggia, e del bel numero una De le beate vergini p. (Petrarca). 2. Di cosa: a. Fatta, detta con prudenza, dettata da prudenza: contegno p.; è stata una mossa p.; mantenere un p. riserbo; si chiuse in un p. silenzio; iron., una p. ritirata, paurosa, vile. b. Con senso attivo, che invita alla prudenza: ascolta i suoi p. consigli; i vegliardi ... Ché non tentan la turba furente Con p. parole placar? (Manzoni). c. Con valore neutro: giudicò più p. tacere; credette p. non farsi vedere; scherz.: ritenne p. darsela a gambe. ◆ Avv. prudenteménte, con prudenza, con cautela: agire, avanzare prudentemente; temendo di sbagliare, tacque prudentemente; girò prudentemente al largo.