pseudofemminista
(pseudo-femminista, pseudo femminista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene un femminismo superficiale, opportunistico, privo di una profonda elaborazione ideologica. ◆ In poche ore la moglie coreana del vescovo esorcista è passata dal ruolo di vedova bianca coccolata da anticlericali e pseudofemministe a quello di comparsa di «Stranamore» che piange e strilla a favore di telecamera. (Massimo Gramellini, Stampa, 14 agosto 2001, p. 1, Prima pagina) • Il film filippino tanto decantato si rivela una super bufala: l’incesto multiplo un pretesto pseudo-femminista per scene porno-soft. (Foglio, 31 agosto 2001, p. 2) • Fare una festa che le descriva come donne forti e capaci di ribellarsi alla società «è un falso che nasce da pseudo femministe che sperano di trovare nelle streghe una radice storica che giustifichi la loro stessa esistenza» [Ida Magli]. (Stampa, 8 luglio 2003, Roma, p. 5).
Composto dal confisso pseudo- aggiunto al s. m. e f. e agg. femminista.
Già attestato nella Repubblica del 20 settembre 1986, p. 25, Spettacoli (Tullio Kezich).