psichedelico
psichedèlico (meno com. psicodèlico) agg. [dall’ingl. psychedelic (coniato dallo psichiatra canad. Humphry Osmond, 1957), propr. «rivelatore della psiche», comp. del gr. ψυχή «anima, psiche» e tema di δηλόω «manifestare»] (pl. m. -ci). – Termine con cui è stato indicato il cosiddetto effetto di «allargamento della coscienza» indotto dall’assunzione degli allucinogeni, principalmente l’LSD, consistente in uno stato di particolare tensione emotiva con allucinazioni e fenomeni di evasione dalla realtà; come sost., gli psichedelici, gli allucinogeni stessi, detti anche psicotomimetici o psicodislettici. Per estens., fenomeni p., esperienze p., i fenomeni e le esperienze connessi con l’assunzione di tali farmaci; in partic., arte p. (e musica p., spettacoli p., ecc.), arte creata sotto l’influenza di farmaci allucinogeni, o anche arte che cerca di esprimere con parole, suoni, immagini le percezioni extrasensoriali dell’esperienza psichedelica; luci p., emissioni luminose di diversi colori che si alternano a intermittenza, sincronizzate con il ritmo di sequenze sonore in modo da creare particolari effetti visivi (in discoteche e sim.).