pudore
pudóre s. m. [dal lat. pudor -oris, der. di pudere «sentir vergogna»]. – 1. Senso di riserbo, vergogna e disagio nei confronti di parole, allusioni, atti, comportamenti che riguardano la sfera sessuale: avere, non avere p.; provare p.; offendere, turbare il p. di una persona; il comune senso del p.; cosa che il p. vieta di nominare; mi creda pure ... una sciagurata, la quale abbia perduto ogni pudore (Capuana). 2. estens. Ritegno, vergogna, discrezione, senso di opportunità e di rispetto della sensibilità altrui: abbia almeno il p. di tacere; mentire senza p.; ho p. di farmi vedere da altri in questo stato. Con sign. più generico, sentimento e atteggiamento discreto e riservato: Il pudor mi fa vile, e prode l’ira (Foscolo).