puerile
agg. [dal lat. puerilis, der. di puer «fanciullo»]. – 1. Di fanciullo: età p.; La frangia dei capelli che ti vela La fronte p. (Montale); da fanciullo: Ben te ne puoi accorger per li volti E anche per le voci puerili (Dante), che assomigliano a quelle di fanciulli; che avviene o è avvenuto nell’età della fanciullezza: nella stagione del p. incontro di Dante e Beatrice (Carducci). 2. a. Che è proprio dei fanciulli: divertimenti, svaghi puerili. b. Con valore spreg. o limitativo, di ciò che, in un adulto, rivela immaturità, superficialità o eccessiva ingenuità: concetti, ragionamenti, discorsi p.; un comportamento p.; ha addotto scuse veramente p.; tutto ciò è p.; anche, semplice, troppo schematico, inconsistente, banale: uno scritto p.; un tema, un componimento dal contenuto puerile. ◆ Avv. puerilménte, in modo puerile, con scarso criterio, con leggerezza: ragionare, comportarsi puerilmente.