pugnale
s. m. [der. di pugno, propr. «arma che si tiene in pugno»]. – 1. a. Arma bianca usata per ferire nella lotta corpo a corpo, o in una aggressione, o anche per colpire sé stessi, costituita di una lama corta a due tagli e punta acuta, diritta o leggermente curva, e d’una impugnatura di fogge diverse, anche scolpita, cesellata, o adornata variamente: brandire il p.; mettere mano al p.; puntare il p. sul petto di qualcuno; affrontare l’avversario col p. alla mano; immergersi il p. nel petto. b. In senso fig., ciò che colpisce, che tende a offendere, a mostrare una violenta ostilità: Queste che il fero Allobrogo Note piene d’affanni Incise col terribile Odiator de’ tiranni Pugnale (Parini, riferendosi a V. Alfieri e alle sue tragedie). 2. In zoologia, nome di ciascuna ramificazione (o germoglio) del tronco principale dei palchi dei cervi, che prende il nome di occhiale, invernino, mezzano, a seconda che si tratti del primo, del secondo o del terzo pugnale del palco ramoso. ◆ Dim. pugnalétto, pugnalino. TAV.