puliziere
s. m. Addetto alle pulizie. ◆ [tit.] In ospedale. Lite tra pulizieri: «sfaticato», e l’altro gli sferra una pugnalata al polmone (Sicilia, 15 gennaio 2005, p. 29, Catania) • Si è difeso così, dinnanzi alle precise accuse rivoltegli dagli investigatori della sezione «Omicidi» della squadra mobile (coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica, Lucio Setola), Antonino Salatino, il puliziere in servizio al «Vittorio Emanuele» che al culmine di un litigio avrebbe inferto una coltellata al collega Francesco Consoli, di 63 anni. (C. M., Sicilia, 16 gennaio 2005, p. 33, Catania) • «Gli uffici comunali di viale del Fante sono insalubri e insicuri per i lavoratori Gesip». È l’allarme lanciato dal responsabile regionale della Cisal atipici e precari, Rosalia Caruso. Secondo la quale al «Pallone» i pulizieri Gesip non hanno attrezzature idonee e rischiano incidenti con cavi elettrici e buche. (Repubblica, 31 marzo 2005, Palermo, p. 6).
Derivato dal s. f. pl. pulizie con l’aggiunta del suffisso -iere.