pungere /'pungere/ (ant. o poet. pugnere) [lat. pungĕre] (pres. io pungo, tu pungi, ecc.; pass. rem. punsi, pungésti, ecc.). - ■ v. tr. 1. [ferire leggermente con un oggetto appuntito: p. il dito con un ago] ≈ bucare, (region.) puncicare, [ripetutamente] punzecchiare. 2. [spec. di insetti, infliggere punture, per lo più assol.: una vespa mi ha punto] ≈ (region.) mozzicare, pizzicare, [ripetutamente] punzecchiare. ‖ (fam.) mordere, (fam.) morsicare. 3. (estens.) a. [assol., produrre una sensazione irritante: la tua barba punge] ≈ pizzicare. b. [di sapori o cibi piccanti, provocare una sensazione di asprezza al palato] ≈ pizzicare. ↑ bruciare. c. [di vento, freddo e sim., farsi particolarmente intenso] ≈ (fam.) pelare, penetrare nelle ossa, (fam.) tagliare. 4. (fig.) [turbare, talvolta fino al risentimento, con frasi, allusioni, battute e sim., che urtano la suscettibilità, anche assol.: le tue parole mi hanno punto] ≈ beccare, infastidire, irritare, molestare. ↑ ferire, offendere, punzecchiare, (region.) sfruculiare. ■ pungersi v. intr. pron. [ferirsi leggermente con un oggetto appuntito] ≈ ↑ bucarsi.