purgo
s. m. [der. di purgare] (pl. -ghi), ant. – L’operazione di purgare, di liberare da scorie e impurità, spec. le lane e le pelli sgrassandole; terra di purgo, varietà di argilla usata un tempo, come la radice saponaria, per sgrassare le lane. Con altro sign., mettere, tenere in purgo il legname, stagionarlo tenendolo a lungo nell’acqua: il castagno e la querce ... al di fuori prendono il color nero quando si tengono per degli anni in purgo, come dicesi, cioè immersi in una gora o altro ricettacolo d’acqua (O. Targioni Tozzetti). In senso fig., sono state in uso anche alcune espressioni pop. scherz. come lasciare in p. qualcuno, metterlo da parte, tenerlo segregato; mettere in p. una notizia, lasciarla decantare, aspettare a crederla; stare in p. nel bagno, rimanervi troppo a lungo.