purificazione
purificazióne s. f. [dal lat. purificatio -onis, der. di purificare «purificare»]. – 1. L’atto, l’operazione, il processo di purificare, di liberare una sostanza di ciò che vi è d’impuro, di estraneo: p. dell’acqua, del vino, dell’olio, del sangue; il termine è usato talora in luogo di depurazione, con riferimento sia alle acque potabili, sia alle acque di rifiuto, sia a composti chimici: la p. delle acque inquinate; p. di un solvente per distillazione; p. di un composto per cristallizzazione. 2. Atto, cerimonia rituale con la quale si tolgono persone, cose, luoghi, animali dallo stato di impurità, rendendole degne di accostarsi o riaccostarsi alle cose sacre: rito di p.; la p. dell’altare; P. della Beata Vergine Maria, festa cattolica che si celebra il 2 febbraio per ricordare la purificazione della Madonna 40 giorni dopo il parto, secondo l’uso ebraico (la festa è detta, tradizionalmente, candelora). 3. Nella liturgia della messa, p. dei vasi sacri, operazione con la quale il sacerdote asperge con il purificatoio il calice (dopo averlo bagnato con vino e acqua o anche con sola acqua) e gli altri vasi sacri usati durante la funzione. 4. fig. Liberazione da ogni colpa, da ogni macchia spirituale: p. della coscienza, della mente, del cuore, dell’animo.