quando [lat. quando] (in taluni casi, dinanzi a voc. si elide: quand'anche, quand'ecco). - ■ avv. [alcune volte, con valore correlativo: va a Milano quasi tutti i giorni, q. in auto q. col treno] ≈ a volte, ora. ▲ Locuz. prep.: di quando in quando ≈ di tanto in tanto, periodicamente, qualche volta, talvolta, (una volta) ogni tanto. ↔ frequentemente, spesso. ■ cong. 1. a. [con valore temporale, nel tempo in cui: q. sarai grande, capirai queste cose] ≈ (lett.) allorché, (lett.) allorquando, nel momento in cui. b. [con valore iterativo, in ogni circostanza in cui: q. ripenso al pericolo corso, mi vengono i brividi] ≈ nel momento in cui, ogniqualvolta, ogni volta che, (lett., ant.) qualvolta, tutte le volte che. 2. [con valore causale-avversativo: è strano che sia lui a pretendere delle scuse q. l'offeso sono proprio io] ≈ considerato che, dal momento che, dato che, giacché, mentre, poiché, visto che. 3. (non com.) [con valore condizionale, con il verbo al cong. o all'indic.: q. loro fossero disposti, accetterei anch'io una transazione] ≈ [→ QUALORA]. 4. [per indicare la cosa di cui si è parlato, come equivalente di un pron. rel. obliquo: quel giorno q. ti incontrai] ≈ che, in cui, nel quale. ■ s. m., solo al sing. [situazione temporale favorevole allo svolgimento di un'azione e sim.: aspetto il come e 'l q. Del dire e del tacer (Dante)] ≈ circostanza, momento, tempo. ■ quand'anche locuz. cong. [nell'eventualità in cui, sempre con il verbo al cong.: q. tu me lo chiedessi, non verrei] ≈ ammesso (pure) che, anche se, se anche, seppure.