quantum dot
loc. s.le m. Punto quantico o nanocristallo: particella infinitesimale che emette un’intensa fluorescenza; è particolarmente utilizzata nel settore delle tecnologie laser. ◆ Anzi il colpo di magia di [Lorenzo] Pavesi e [Francesco] Priolo è stato proprio nell’aver sfruttato le caratteristiche quantistiche dei cosiddetti «quantum dot», cioè degli aggregati di atomi il cui comportamento è diverso da quello dello stesso materiale, quando è presente in quantità maggiori. Il dispositivo messo a punto dai ricercatori italiani non si può ancora definire un laser a silicio, ma un primo passo verso quello che potrebbe diventare un salto quantistico verso un’ulteriore miniaturizzazione dei chip. (Lanfranco Belloni, Corriere della sera, 3 dicembre 2000, p. 29, Scienza) • Oltre che in sonde per la diagnosi, i «quantum dots» possono trasformarsi in armi di precisione contro le cellule del tumore. Nell’esperimento condotto sui topi i nanostrumenti si sono legati alla malattia, ma non hanno rallentato in alcun modo la sua crescita. (Elena Dusi, Repubblica, 19 luglio 2004, p. 23, Cronaca) • La rivista «Nature Biotechnology» ha pubblicato lo scorso dicembre i risultati di una sperimentazione con piccole particelle metalliche fluorescenti (dette quantum dot) per visualizzare la diffusione di una massa tumorale. […] Rispetto ai sistemi di contrasto tradizionali, il quantum dot consente una diagnosi più precisa e in tempo reale. (Silvia Fabiole Nicoletto, Milano Finanza, 21 maggio 2005, pp. 58-59).
Espressione ingl. composta dai s. quantum (‘quantum, quanto’) e dot (‘punto’).