quasiche
quaṡiché (o quaṡi che) avv. e cong. – Come avv., equivale al semplice quasi (nelle accezioni del n. 1): Già eran quasi che atterzate l’ore Del tempo che onne stella n’è lucente (Dante). Come cong. (oggi più spesso nella grafia divisa), vale «come se», con funzione d’introdurre una prop. comparativa ipotetica: conobbi il funestissimo errore di distinguere la natura dalla società, quasiché alle arcane leggi della natura ... non fosse soggetta la vacillante ragione dell’uomo (Foscolo).