quebracho
〈keħràčo〉 s. m., spagn. [propr. quiebra hacha «spezza ascia», a motivo della durezza del legno]. – Nome di varie piante appartenenti a generi diversi, e del legno che se ne ricava: q. blanco, albero delle apocinacee (Aspidosperma quebracho-blanco) di gran parte dell’America Merid., con rami penduli, foglie coriacee simili a quelle dell’oleandro, fiori in cime e frutto a doppio follicolo; le foglie vengono usate nei paesi d’origine come materiale conciante, mentre la corteccia del tronco, che contiene varî alcaloidi (aspidospermina, quebracamina, quebrachina), è stata utilizzata in terapia, sotto forma di polvere o tintura o estratto fluido, come antiasmatico e, nei paesi d’origine, come antimalarico; q. colorado, nome di due specie di anacardiacee, Schinopsis lorentzii dell’Argentina e del Cile, e Schinopsis balansae del Paraguay, dal cui legno, durissimo, roseo al taglio, poi, col tempo, rosso-bruno, si ottiene un estratto secco, ricco di sostanze tanniche, che, esportato nei paesi industriali, viene trasformato, mediante opportuni trattamenti chimici, in estratto solubile e usato per la concia delle pelli.