querelare
v. tr. e intr. pron. [dal lat. tardo querelari, der. di querela: v. querela] (io querèlo, ecc.). – 1. Ricorrere alla giustizia proponendo querela nei riguardi di una persona: querelò il giornalista per diffamazione (più com., sporse querela contro ...); minacciava di q. la madre perché l’aveva danneggiato nei suoi interessi (I. Calvino). Con lo stesso sign., anche l’intr. pron.: querelarsi contro qualcuno; querelarsi al giudice, in tribunale. 2. letter. Sempre nell’intr. pron., lamentarsi, dolersi di qualche cosa: calamità della quale certamente gli uomini della nostra età si potrebbono più giustamente querelare se pervenisse in essi senza colpa propria (Guicciardini); Con Eolo mi querelo, E le lor fraudi accuso (Marino); ragionando Prometeo con Momo, si querelava aspramente che il vino, l’olio e le pentole fossero stati anteposti al genere umano (Leopardi). ◆ Comuni, nel sign. giudiziario, il part. pres. querelante, usato come s. m. e f., chi sporge querela, e il part. pass. querelato (f. -a), la persona contro cui è proposta querela.