questore
questóre s. m. [dal lat. quaestor -oris, der. di quaerĕre «cercare, investigare, inquisire», part. pass. quaestus]. – 1. In Roma antica, titolo di magistrati elettivi con attribuzioni varie nei diversi tempi (di polizia e di giurisdizione in materia penale, amministrativa, finanziaria, ecc.): costituirono dalla prima età repubblicana fino al tardo Impero una delle più importanti magistrature minori, distinti in q. urbani e q. delle province o italici, con giurisdizione nel territorio metropolitano e rispettivam. provinciale, alle dipendenze dei consoli e del senato e poi dell’imperatore. 2. Nell’ordinamento italiano moderno, funzionario dell’amministrazione dell’Interno che, nell’àmbito di una provincia, alle dipendenze del prefetto, è responsabile della direzione tecnica dei servizî di polizia e dell’ordine pubblico, ed è inoltre investito di specifiche attribuzioni (rilascio di determinate licenze e autorizzazioni, ecc.): essere nominato q.; il q. di Nuoro, il nuovo q. di Trieste; fare domanda al q. per ottenere il passaporto, il porto d’armi, la licenza per un esercizio pubblico. 3. Nel Parlamento italiano, ognuno dei tre membri degli uffici di presidenza della Camera dei deputati e del Senato, eletti dalle due assemblee tra i proprî membri, cui sono affidati, oltre al mantenimento dell’ordine durante le sedute, il cerimoniale e i servizî, la redazione del bilancio e il controllo delle spese.