quieto
quièto (letter. quèto) agg. [dal lat. quietus, der. di quies -etis «quiete»]. – 1. a. Che è in uno stato di quiete, assoluta (e quindi con sign. prossimo a fermo, immobile) e più spesso relativa (più vicino a calmo, tranquillo): un corpo, un ente fisico perfettamente q., in stato di quiete; la provedenza ... fa ’l ciel sempre quïeto Nel qual si volge quel c’ha maggior fretta (Dante), il cielo Empireo, immobile, in cui si volge il Primo Mobile; come quiete relativa: il mare era tornato q., calmo, senza onde; le q. acque di un fiume, che scorrono lente e con movimento uniforme; il lago era q. come un olio (Fogazzaro); un’aria q., immobile, senza vento; l’abbraccio d’un bianco cielo q. (Montale), senza alcuna perturbazione. b. Che non è più in moto, che ha smesso di muoversi (con valore participiale spesso corrispondente a quietato): Quinci fuor quete le lanose gote Al nocchier de la livida palude (Dante); nel senso fig. di placato: ah, se una volta, Solo una volta il lungo amor quieto E pago avessi tu (Leopardi); e per indicare la cessazione di situazioni o stati d’animo diversi: Allor fu la paura un poco queta (Dante). c. Nell’uso scient., riferito a un fenomeno o a una grandezza, normale, non perturbato: giorni q., in relazione al magnetismo terrestre; Sole q., quando la sua attività è minore. 2. Riferito a luoghi o ambienti, a momenti di tempo, a condizioni particolari, esprime l’assenza di movimento, di agitazione, di rumore, e cioè tranquillità, pace, silenzio: una zona q. di campagna, di periferia; un q. alberghetto di montagna; Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto (Leopardi); un q. pomeriggio estivo, le q. ore della sera. Frequenti le espressioni fare una vita q., priva di preoccupazioni, non agitata, e quieto vivere, il vivere in pace, tranquillamente, senza lotte, tensioni e contrasti: amare il q. vivere; per amore del q. vivere sopporta in casa anche la suocera; un sistema di q. vivere, ch’era costato tant’anni di studio e di pazienza (Manzoni). 3. a. Riferito al modo di comportarsi abituale, all’indole e al carattere, di persone e di animali (v. anche cheto): un bambino q., che non si agita e non dà fastidio; questi ragazzi non stanno mai q. un momento; una popolazione q. e laboriosa; un cane, un cavallo q., tranquillo, docile. b. Riferito al comportamento e alle manifestazioni, esteriori e interiori, in determinate situazioni o in particolari momenti (come sinon., ma non in tutti i casi, di calmo): stare q., mantenersi q. (stia q., non si agiti tanto); cerca di tenere q. i bambini, mentre io preparo il pranzo; che hanno questi cani, che non stanno quieti? E come sinon. del più com. tranquillo, riferito alla serenità di spirito, di stato d’animo: non mi sento q., o non sono q., finché i figli non tornano a casa; non si può mai vivere q., c’è sempre qualche preoccupazione o ansia. ◆ Avv. quietaménte, in modo quieto: il fiume qui si allarga e scorre quietamente, con movimento più lento; si era seduto, e stava quietamente ad ascoltarlo; vorrei vivere un po’ più quietamente, in pace, senza tanta agitazione, con meno preoccupazioni.