quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale era attribuita la custodia e l’interpretazione dei libri sibillini e la competenza sui culti di origine straniera; il collegio sembra risalire al tempo di Tarquinio Prisco, e sarebbe stato composto dapprima di due membri (duoviri sacris faciundis), diventati 10 dal 367 a. C. (decemviri: 5 patrizî, 5 plebei) e 15 con Silla. Avevano come insegne la corona d’alloro, il tripode e il delfino; erano anche sacerdoti del culto di Apollo, di Cerere e della Gran Madre.