rabat
⟨rabà⟩ s. m., fr. [der. di rabattre «ripiegare»]. – 1. Colletto di lino o di pizzo, talvolta pieghettato, rovesciato sul davanti e separato nel mezzo, diffuso soprattutto nel sec. 17°, fino all’inizio del 18°, da cui derivano il plastron e lo jabot: attualmente, resta in uso nell’abito del clero protestante e in quello degli accademici o dei magistrati; nella moda femm., baverina. 2. In legatoria, tipo di legatura in cui parte della coperta sporge da un piatto ed è fissata sul piatto opposto passando sopra il taglio del libro che ne risulta così protetto (v. risvolto).