rabbuffare
(ant. rabuffare) v. tr. [der. di buffo2 col pref. -ra]. – 1. Sconvolgere quasi con buffo di vento, quindi scompigliare, disordinare, riferito soprattutto a capelli, peli, penne: messesi le mani ne’ capelli e rabuffatigli e stracciatigli tutti ..., cominciò a gridar forte (Boccaccio). 2. intr. pron. Riferito all’aria, al mare, ecc., minacciare bufera, con allusione al turbamento prodotto dal vento: il tempo comincia a rabbuffarsi; il mare si rabbuffava. 3. fig., non com. Fare un rabbuffo, rimproverare: prese da parte il figlio e lo rabbuffò ben bene. 4. intr. pron., ant. Accapigliarsi, azzuffarsi (anche come rifl. reciproco): i ben che son commessi a la fortuna, Per che l’umana gente si rabuffa (Dante). ◆ Part. pass. rabbuffato, anche come agg., scompigliato, arruffato, sconvolto: il rabbuffato crine Dal viso si togliea con mani scarne (Alfieri). Riferito alla persona, s’intende di solito dei capelli: un giorno le capitò dinanzi tutto rabbuffato (Verga).