raccomodare
v. tr. [comp. di r- e accomodare] (io raccòmodo, ecc.). – 1. a. Mettere di nuovo in buono stato una cosa guasta o sciupata (ha senso più generico e comprensivo di aggiustare, riparare, racconciare, rammendare, rassettare, rappezzare, rattoppare, e sim.): r. un mobile, la bicicletta, l’orologio, un paio di scarpe, l’ombrello, le calze; la mamma era occupata a r. la biancheria. b. Mettere di nuovo al posto giusto o nella forma normale una cosa spostata o mal messa: raccomodarsi la cravatta, la sciarpa, il colletto. 2. fig., non com. Rimettere in sesto: questo brodo ti raccomoderà lo stomaco. Con senso più generico, rimediare a qualche cosa: si direbbe che la peste avesse preso l’impegno di raccomodar tutte le malefatte di costui (Manzoni).