raccostare
v. tr. [comp. di r- e accostare] (io raccòsto, ecc.). – Con valore iterativo, riavvicinare (più com. riaccostare). Più frequente come intens. di accostare, e con lo stesso sign. di questo: raccostò la barca alla riva; e nel rifl.: Ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio D’un grand’avello (Dante). Soprattutto in usi fig.: r. due suoni, due colori, anche per metterli a confronto, per rilevarne la differenza; in linguistica si usa, soprattutto nel part. pass., con riferimento a vocabolo che abbia subìto una modificazione fonetica o semantica perché avvicinato, nella coscienza comune, ad altro vocabolo di suono simile anche se non affine per significato (per es., il lat. refutare «ricusare» è divenuto in ital. rifiutare, modificandosi nella forma, probabilmente perché raccostato a fiutare).