racemo
racèmo s. m. [dal lat. racemus]. – 1. a. letter. Racimolo, o più genericam. grappolo d’uva: un satiro in atto d’offrire a una capra un r. (D’Annunzio). b. In botanica, tipo di ramificazione e d’infiorescenza, detta anche grappolo, formata da un asse principale che cresce più dei rami o che porta fiori su peduncoli distanziati l’uno dall’altro. 2. Motivo decorativo naturalistico molto usato nell’arte romana e nelle forme che ne derivano, costituito da tralci vegetali, per lo più di acanto, stilizzati in volute svolgentisi l’una dall’altra, e arricchite talora, già nell’antichità e più ancora nel medioevo, con elementi simbolici o tratti dal mondo vegetale (fiori e frutta), animale (uccelli, scimmie e altri animali talvolta fantastici) o umano. 3. In chimica, lo stesso che miscela racemica.