radiazione1
radiazióne1 s. f. [dal lat. radiatio -onis «emissione di raggi», der. di radiare (v. radiare1)]. – 1. In fisica, fenomeno di emissione e propagazione di energia secondo raggi che costituiscono il percorso di corpuscoli (r. corpuscolare o materiale) o la direzione di onde (r. ondulatoria). Le radiazioni ondulatorie sono dette luminose, elettromagnetiche o sonore a seconda del tipo di onda considerata; le radiazioni corpuscolari sono dette radiazioni α, β, o γ a seconda che i corpuscoli emessi siano particelle α (ossia nuclei), β (ossia elettroni) o γ (ossia fotoni). R. radioattive, radiazioni ionizzanti emesse da nuclei atomici quando subiscono trasformazioni strutturali, spontanee o provocate da reazioni nucleari. R. cosmica (v. cosmico), composta da due parti, una proveniente direttamente dagli spazî extraterrestri (r. cosmica primaria) e l’altra originata dai processi di interazione di quella primaria con le particelle dell’atmosfera terrestre (r. cosmica secondaria). Con altro sign., r. cosmica di fondo, radiazione elettromagnetica isotropa e diffusa uniformemente nell’universo, corrispondente alla radiazione emessa da un corpo nero alla temperatura caratteristica di 2,7 kelvin, osservabile nella banda spettrale delle radioonde e che, secondo le teorie cosmologiche correnti, costituirebbe il residuo della radiazione elettromagnetica emessa nel corso del big bang (v. la voce): quest’ultima, inizialmente caratterizzata da una temperatura di centinaia di milioni di kelvin, si sarebbe successivamente raffreddata in seguito all’espansione dell’universo con conseguente diminuzione della frequenza caratteristica (v. anche red shift). R. solare, l’insieme delle radiazioni elettromagnetiche emesse dal Sole, il cui spettro caratteristico è analogo a quello di un corpo nero alla temperatura di 6000 kelvin: nell’investire la Terra, in parte viene riflessa, diffusa e assorbita dall’atmosfera e dalle nubi, in parte (circa il 50%) raggiunge la superficie terrestre; r. atmosferiche, il complesso delle radiazioni elettromagnetiche di varia lunghezza d’onda presenti nell’atmosfera terrestre, costituito dalla radiazione solare e dalle radiazioni riemesse dall’atmosfera e dalla superficie terrestre in seguito all’assorbimento della radiazione solare stessa. R. termica, l’insieme delle radiazioni elettromagnetiche emesse da un corpo riscaldato a una data temperatura (la cui energia è proporzionale alla quarta potenza di tale temperatura); in partic., r. nera, la radiazione termica emessa da un corpo nero (v. nero1, nel sign. 1 a) e, nell’uso non strettamente scient., il complesso di radiazioni ionizzanti di origine radioattiva liberate da impianti o esperimenti nucleari. R. di un’antenna, emissione di radioonde da parte di un’antenna; diagramma di r. (o di irradiazione), rappresentazione grafica dell’intensità del campo elettrico delle radioonde irradiate da un’antenna nelle varie direzioni. Per la r. di sincrotrone, v. sincrotrone. Gli effetti, studiati dalla radiobiologia, di radiazioni ionizzanti di natura elettromagnetica (raggi X e gamma) e corpuscolare (elettroni, protoni, neutroni, ecc.) sugli organismi viventi, dovuti all’assorbimento, da parte del materiale biologico irradiato, di energia perduta dal fascio di radiazioni, possono consistere in danni sia somatici (che interessano le cellule somatiche e sono espressi solo nel corso della vita dell’individuo colpito) sia genetici (che si esercitano sulle cellule della linea germinale e si rendono evidenti nella progenie dell’individuo in questione). 2. Il fatto di irradiare o irraggiare, cioè di procedere o diffondersi allargandosi, partendo da un unico punto; l’oggetto stesso che si irradia. Il termine è usato soprattutto in anatomia con riferimento a fasci di fibre nervose, come per es. le r. ottiche del Gratiolet, gruppo di fibre nervose appartenenti alle vie ottiche che dai centri ottici primarî si irradiano verso la corteccia del lobo occipitale. 3. In biologia, r. adattativa, fenomeno per cui una categoria tassonomica di animali o di piante subisce una notevole diversificazione che conduce alla nascita di nuove forme differenziate per ruolo ecologico o modo di vita. TAV.