radical shit
loc. agg.le e s.le m. e f. (spreg.) Detto di chi ha una visione del mondo semplificata e rozza e la professa in modo diretto e arrogante. ♦ Radical chic sono le vacanze in Sardegna con Repubblica sotto il braccio. Radical shit, sono le vacanze in Sardegna mandando affanculo i giornalisti dal proprio blog. Radical chic è la donazione a Emergency fatta online dal terrazzo fighetto, Radical shit è dare del radical chic a Gino Strada. Radical chic è scaricarsi la coscienza adottando un profugo a distanza, Radical Shit è twittare "Aiutiamoli a casa loro", "Prenditene uno a casa", evitando accuratamente sia di aiutarli a casa loro sia di prendersene uno a casa. Radical chic è tifare per la scuola pubblica e mandare il figlio alla privata, Radical Shit è schifare la scuola in genere e menare il prof che dà un'insufficienza a tuo figlio. (Luca Bottura, Repubblica.it, 9 luglio 2018, Politica).
Dall’ingl. radical shit a sua volta composto dall’agg. radical (‘radicale, estremo, estremista’) e dal s. shit (‘stronzo’, come insulto). Per irradiazione deformata da radical chic (V.).
Il composto è attestato nell’ambiente musicale giovanile, inteso anche come aggressiva e sarcastica indicazione valoriale antagonistica. Nel 2017, il cantautore Lorenzo Lambiase ha intitolato Radical shit! la traccia, cantata in italiano, che dà il titolo all’album. Già nel 2011, il gruppo italiano Steaknives intitolava Radical shit una canzone in inglese (dall’album Devil Inside); e Radical shit (2009) è il titolo di un brano in calabrese e inglese del rapper Turi. Nel 2015 esisteva anche un gruppo musicale underground palermitano chiamato Radical Shit.