radiodiagnostica
radiodiagnòstica s. f. [comp. di radio- (nel sign. b) e diagnostica]. – Branca della radiologia medica che si avvale dei raggi X a scopo diagnostico e ha per oggetto la ricerca e l’individuazione delle alterazioni morfologiche e funzionali dei varî apparati e organi, nell’ambito e a integrazione dello studio clinico diretto. Si avvale delle tecniche fondamentali della radioscopia e della radiografia e di molte altre complementari (stereografia, tomografia, teleradiografia, radiochimografia, ecc.) e, per differenziare le formazioni anatomiche osservate da quelle vicine, di particolari sostanze (mezzi di contrasto) che, introdotte nelle cavità degli organi o attorno a essi, ne mettono in evidenza lo stampo o i contorni. In seguito, nell’ambito della radiodiagnostica sono state incluse tutte le tecniche di prelievo delle immagini basate sull’uso, oltre che delle radiazioni ionizzanti, anche delle radiazioni non ionizzanti acustiche (ultrasuoni: ecografia), caloriche (raggi infrarossi: termografia), radiofrequenze della risonanza magnetica nucleare (nella tomografia detta appunto «a risonanza magnetica nucleare»), elettriche (tomografia a impedenza).