rado agg. [lat. rarus, con dissimilazione]. - 1. a. [di un insieme, che manca di compattezza, di densità: chioma r.] ↔ compatto, denso, fitto, folto, serrato, spesso. b. (estens.) [di singoli elementi, che sono molto spaziati l'un l'altro: alberi r.] ≈ diradato, distanziato, rarefatto, (non com.) raro. ↔ abbondante, fitto, folto. 2. (fig.) [che non accade frequentemente: le sue visite sono sempre più r.] ≈ diradato, infrequente, isolato, occasionale, rarefatto, raro, saltuario, sporadico. ↑ eccezionale. ↔ abituale, assiduo, consueto, continuo, fitto, frequente, (lett.) iterato, numeroso, ripetuto, (lett.) spesso, usuale. ▲ Locuz. prep.: di rado [poche volte, con poca frequenza: torna a casa di r.] ≈ (fam.) a ogni morte di papa, (ant.) di raro, infrequentemente, (non com.) radamente, (lett.) rado, raramente, saltuariamente, sporadicamente. ↑ eccezionalmente. ↔ abitualmente, assiduamente, di frequente, frequentemente, (lett.) sovente, (non com.) soventemente, (non com.) spessamente, spesso, usualmente. ↑ continuamente, di continuo, giorno e notte, incessantemente, ogni ora, (lett.) ognora, ripetutamente, sempre.