raffinato [part. pass. di raffinare]. - ■ agg. 1. (industr.) [di sostanza che ha subìto un processo di raffinazione] ≈ depurato, purgato, purificato, [spec. di metallo] fino, [spec. di metallo] puro, [spec. di metallo] sopraffino. ↔ greggio, grezzo, impuro. 2. (fig.) a. [caratterizzato da finezza, ricercatezza e sim.: un vestito molto r.] ≈ chic, di (gran) classe, di gusto, elegante, fine, prezioso, ricercato, (pop.) scicche, (scherz.) sciccoso, signorile, squisito, [di persona] distinto. ↔ alla buona, andante, comune, dozzinale, grezzo, grossier, grossolano, ordinario, rozzo. ↑ di cattivo (o pessimo) gusto, grosso, kitsch, volgare. b. [caratterizzato da sottigliezza e perfezione, anche in riferimento a cose spiacevoli: umorismo r.; crudeltà r.] ≈ fine, sofisticato, sottile. ↔ grossolano, ingenuo, semplice. c. [di linguaggio, stile e sim., che manifesta cura e ricercatezza] ≈ coltivato, colto, curato, dotto, forbito, ricercato, scelto, selezionato. ↔ grezzo, grossolano, plebeo, rustico, sciatto. ■ s. m. (f. -a) [persona raffinata] ≈ gentiluomo, signore. ‖ dandy, elegantone, snob. ↔ barbaro, (pop.) cafone, ignorante, ignorantone, incivile, (pop.) ottentotto, selvaggio, villano, zoticone, (spreg.) zulù.