raggiato
agg. [der. di raggio]. – 1. Nell’uso tecnico o elevato, dotato di raggi, di elementi disposti a raggiera: corona r. o radiata; un’aureola raggiata. Meno spesso, riferito agli elementi stessi che sono disposti a raggiera; per es., in architettura, sono dette raggiate le cappelle che, simili a grosse nicchie, vengono costruite nelle absidi delle chiese (a partire dal 10° sec.) e ne movimentano la superficie esterna. 2. In biologia, di organo, o organismo animale o vegetale, che ha una struttura (simmetria raggiata) disposta secondo raggi perpendicolari a un asse principale per cui l’organismo (o una sua parte) può essere diviso in due metà uguali e specularmente simmetriche da infiniti piani passanti per quest’asse; ne sono esempî i celenterati e, tra i vegetali, i fiori actinomorfi. In botanica, del capolino delle composite tubuliflore, quando ha i fiori periferici a linguetta, disposti come i raggi di una stella. 3. In mineralogia, aggregato r. (o a struttura r.), insieme di cristalli allungati disposti a guisa dei raggi di una ruota o in successivi strati concentrici, ciascuno dei quali costituito da individui disposti radialmente (aggregato r. a strati concentrici). 4. Nell’industria tessile, tessuto r. (o armatura r.), tipo di armatura derivato dalla saia, composto da almeno due rapporti di fili e due rapporti di trame, che dà un effetto di diagonale poiché le coste sono più o meno inclinate.