ragioneria
ragionerìa s. f. [der. di ragioniere]. – 1. Disciplina che studia ed enuncia principî e norme generali di controllo economico sulla gestione delle aziende o che, secondo più moderne tendenze, si propone di studiare, partendo dall’osservazione quantitativa, le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende: si può suddividere in r. generale, che enuncia e svolge teorie relative a tutte le aziende o a grandi classi di queste, e r. applicata, e quest’ultima in r. privata e r. pubblica a seconda che si riferisca alle aziende private o alle aziende pubbliche. Come materia d’insegnamento: professore di r., lezione di ragioneria. Nel linguaggio studentesco è spesso chiamato brevemente ragioneria l’istituto tecnico commerciale, che conferisce il titolo di ragioniere: studente del terzo anno di ragioneria. 2. L’organo esecutivo (per esteso, ufficio di r.) che, in ogni specie di azienda, sovrintende alla tenuta delle scritture di gestione: la r. di un ente, di un istituto, di un ministero; R. generale dello stato, l’organo, dipendente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, preposto al riscontro della gestione di bilancio e patrimoniale dello stato e alla vigilanza degli enti finanziarî, economici e amministrativi, in cui lo stato è interessato; R. centrale, ogni sezione della Ragioneria generale distaccata presso ciascun ministero.