rameico
ramèico agg. [der. di rame] (pl. m. -ci). – In chimica, di composto che contiene rame bivalente. I sali r., somiglianti e talora isomorfi con quelli di zinco, magnesio, nichel, ferro, ecc., hanno, in soluzione acquosa diluita, colore verde azzurro: alcuni, per la spiccata tossicità del rame nei confronti degli organismi viventi, sono usati come insetticidi e anticrittogamici (come gli acetati, l’arseniato, gli arseniti, i cloruri); gli stessi, o altri, sono usati per il colore come pigmenti (come l’acetato basico detto anche verderame, gli arseniti e i carbonati basici), e dànno luogo a diverse sostanze coloranti denominate verdi (verde di Scheele, di Schweinfurt, ecc.); l’idrato dà con ammoniaca un solvente della cellulosa (detto liquido di Schweitzer); il nitrato è usato in medicina come astringente e antisettico, il solfuro nella preparazione di vernici.