ramificare
v. intr. [dal lat. mediev. ramificare, der. di ramus «ramo»] (io ramìfico, tu ramìfichi, ecc.; aus. avere). – Produrre rami: molti alberi ramificano meglio dopo la potatura. Nell’intr. pron., ramificarsi, articolarsi, espandersi, distendersi in rami; in senso estens. e fig., suddividersi verso varie direzioni: il fiume, verso la foce, si ramifica in più bracci; le vene si ramificano per tutti gli arti; è un’industria che si ramifica in varie attività secondarie; cominciarono pure a ramificarsi ed abbarbicarsi in lui singolari preoccupazioni, ubbie, manie (Moravia). ◆ Part. pass. ramificato, anche come agg., che ha rami: fusto ramificato; che si suddivide o si estende in rami, in linee o fasce disposte come i rami di un albero: le corna ramificate del cervo; marmo ramificato; con sign. specifico, in botanica, peli ramificati (o ramosi), quelli pluricellulari con ramificazione (per es., i peli di verbasco).