rammollire
v. tr. [der. di molle, col pref. ra-] (io rammollisco, tu rammollisci, ecc.). – 1. Far diventare molle, rendere molle o più molle, per lo più con riscaldamento: r. la cera, la pece, una resina termoplastica; il sole di luglio ha rammollito l’asfalto della strada; in usi fig., indebolire, rendere meno vigoroso, fisicamente o moralmente e spiritualmente: la vita sedentaria rammollisce l’organismo; la vecchiaia, o il bere, gli ha rammollito il cervello; l’ozio rammollisce il carattere, o assol. rammollisce; più raram., intenerire, impietosire. 2. Come intr. (aus. essere, ma più spesso con la particella pron.), diventare molle o più molle: è una pasta che si rammollisce facilmente; fig., diventare debole, fiacco, soprattutto intellettualmente: che, ti si è rammollito di colpo il cervello? ◆ Part. pass. rammollito, anche come agg. (v. la voce).