rampa
s. f. [forse affine a ranfia]. – 1. ant. o raro. Zampa anteriore di un animale fornita di artigli, branca (spec. in quanto sia rappresentata in stemmi e simboli araldici): [la fiera] con le rampe Frange l’infisso tèlo e graffia e rugge (Caro). 2. Piano inclinato realizzato e utilizzato per superare un dislivello. In partic.: a. Struttura costituita da una successione di gradini su un piano inclinato, spec. come tratto di scale e gradinate comprese tra due pianerottoli o ripiani: una r. di scale; scala, scalinata a r. semplice, a r. doppia. b. Nelle costruzioni stradali, breve tratto di strada con notevole pendenza, sia isolato (come, per es., la rampa di accesso a un’autorimessa, la rampa di raccordo di un interscambio) sia compreso tra due livellette di minore pendenza e superabile di slancio dalle autovetture. 3. Rampa di lancio, struttura metallica per sostenere e guidare missili e astronavi nelle fasi di costruzione, di messa a punto e di lancio. 4. In aeronautica, angolo di r., angolo che la tangente alla traiettoria di un aeromobile in un dato punto fa con l’orizzonte: è positivo in salita, negativo in discesa. 5. In anatomia, rampe (o scale) della chiocciola, nell’orecchio interno, ciascuna delle due concamerazioni in cui la coclea è divisa dalla lamina spirale. 6. In elettronica, forma d’onda a r., segnale a r., lo stesso che forma d’onda o segnale a dente di sega (v. dente, n. 2 b).