rannodare
v. tr. [der. di nodo, col pref. ra-] (io rannòdo, ecc.). – Lo stesso che annodare, talora col valore iterativo di riannodare, anche in accezioni fig.: r. un rapporto, una relazione; la retroguardia, volendosi r. troppo in fretta, s’era disunita e scomposta (Ed. Calandra); la conversazione si rannodava, leggera, senza importanza, senza approfondirsi mai (Serao).