rannuvolare
v. tr. [comp. di r- e annuvolare] (io rannùvolo, ecc.). – 1. Forma intensiva di annuvolare: lo scirocco ha rannuvolato il cielo; in usi fig.: l’ira gli ha rannuvolato la mente. 2. intr. pron. Coprirsi di nuvole: il cielo si rannuvola, si è rannuvolato; l’orizzonte si rannuvolò a un tratto; e impersonalmente: mi pare che si rannuvoli; spec. nell’uso tosc., anche senza la particella pron.: se rannuvola sulla brina, aspetta l’acqua domattina (prov.). In usi fig., diventare scuro in viso, assumere un atteggiamento preoccupato o minaccioso: quando intese la cattiva notizia si rannuvolò; a quell’allusione offensiva si è rannuvolato; guardò, con faccia incerta, alla faccia del padrone, che s’era rannuvolata (Manzoni). ◆ Part. pass. rannuvolato, anche come agg.: cielo rannuvolato, coperto di nuvole; ritornò a casa tutto rannuvolato.