ranuncolo
ranùncolo s. m. [dal lat. ranuncŭlus, dim. di rana «rana», calco del gr. βατράχιον (dim. di βάτραχος «rana»)]. – Genere di piante ranuncolacee che comprende soprattutto piante erbacee perenni, meno frequenti quelle annuali o biennali; hanno per lo più radici fibrose, poche sono le specie con radici tuberizzate; il portamento è eretto o strisciante; le foglie, di solito alterne, sono variamente incise o intere; i fiori, disposti in diversi tipi di infiorescenze, sono in prevalenza gialli, ma anche bianchi e talvolta rossastri. Il perianzio, tipicamente pentamero, presenta variazioni numeriche sia nel calice sia nella corolla (che, a volte, è mancante); il gineceo apocarpico a maturità produce degli achenî. Il genere comprende circa 400 specie ed è diffuso soprattutto nelle regioni fredde e temperate e nelle regioni montagnose delle regioni tropicali. In Italia sono presenti numerose specie che vivono negli ambienti più diversi, dalle zone litoranee (Ranunculus bandotii, in acque salmastre stagnanti) a quelle alpine (Ranunculus glacialis, rinvenuto anche a 4200 m sul Cervino, che vive su substrati silicei presso le nevi fondenti). Altre specie della flora italiana sono: Ranunculus acris, dei prati; R. lanuginosus, dei boschi; R. arvensis, pianta annuale dei campi coltivati; R. alpestris, delle vallette nivali alpine; R. gramineus, dei pascoli, su calcare; ecc.