s. f. Lo stravolgimento edilizio a fini speculativi dell’assetto urbanistico dei piccoli centri urbani, in spregio a ogni criterio di pianificazione e alla tutela dei valori paesaggistici. ♦ A proposito di verde, Rapallo è la cittadina ligure che ne ha ancora di più. Constatazione consolante, dopo tutto quel che è stato detto della «rapallizzazione» cementizia in Liguria. In effetti sono sorte strade da metropoli, com'era fatale a una cittadina con la stazione ferroviaria dove fermano anche i super-rapidi, palazzi ideali per i pensionati d'inverno, le madri con carrozzine a mezza stagione e i ceti medi che invadono Rapallo d'estate. Ma una città è una città. E Rapallo ormai lo è. (R[omano] R[inaldi], Stampa, 16 giugno 1971, p. Turismo e Tempo libero) • Cara Unità, a Bonassola (La Spezia), quieto e dolce angolo della Liguria dove il Pci è al governo del Comune con il Psi, nelle scorse settimane è stata emessa un'ordinanza con la quale si vietava l'esercizio del commercio ambulante agli stranieri non in regola con leggi, disposizioni e normative sulla disciplina del commercio stesso. È stata la risposta burocratica di un Comune democratico (per altro sempre distintosi nella difesa delle caratteristiche ambientali del proprio territorio, contro i tentativi di «rapallizzazioni» speculative) al dramma degli immigrati stranieri, qui sfociato nell'atroce episodio che ha visto colpito a morte un giovane vice-brigadiere per mano di un giovane senegalese terrorizzato dall'intervento delle forze dell'ordine, chiamate ad «allontanare» disturbatori indesiderati (ma da chi?) dalle spiagge delle vacanze. (Riccardo Baroni, Unità, 23 agosto 1988, p. 10, Lettere) • Il conte Pieralvise Serego Alighieri, cinquantenne, vignaiolo di Gargagnago, ultimo discendente del Sommo Poeta, può, a buon diritto, parlare di storia. Spende volentieri il suo nome, quale presidente dell’associazione «SalValpolicella» (70 iscritti), per una battaglia in cui crede moltissimo e che raccoglie adesioni tra molti abitanti dei 5 comuni dell’area veneta, oggi assediata dal cemento. Al punto che è stato coniato il neologismo «negrarizzazione», che ricorda il più famoso «rapallizzazione» per indicare il proliferare della speculazione edilizia. «In effetti – spiega il conte Serego Alighieri – Negrar è il paese più degradato dei cinque. Ma, avanti così, l’identità di tutta la Valpolicella è destinata a scomparire». (Marisa Fumagalli, Corriere della sera, 13 gennaio 2007, p. 23) • Secondo [Raffaella] Paita "Toti vuole portare questo territorio indietro all'epoca della cosiddetta 'rapallizzazione' (un neologismo nato per indicare una urbanizzazione selvaggia e indiscriminata, ndr). Ed è per questo che Comuni e enti locali si sono ribellati. La giunta era certa che il parere del Cal sarebbe stato positivo e invece oggi ha avuto un'amara sorpresa. Toti e Scajola possono ignorare questo parere e andare avanti per la loro strada, ma rimane il dato politico: per una legge così importante e avversata, un voto negativo degli enti locali è un segnale di dissenso molto forte". (Ansa.it, 25 novembre 2015, Liguria) • Il sindaco ha una fitta attività social che documenta i suoi quotidiani sopralluoghi in città: «Rapallo è tutta un cantiere, c'è fermento, erano anni che non c'era questo clima di rinascita, di energia – indica – e non è una nuova rapallizzazione, perché riqualifichiamo l'esistente che anzi era fonte di degrado». Bagnasco indica orgoglioso anche il lungomare: tra neppure quindici giorni partiranno i lavori anche lì. (Repubblica, 11 settembre 2021, p. 5, Cronaca).
Derivato dal v. tr. rapallizzare con l’aggiunta del suffisso -zione.
La cittadina di Rapallo (GE), durante gli anni Sessanta e Settanta del Novecento fu additata ad esempio e simbolo dello scempio ambientale perpetrato ai danni di molti piccoli centri marini e montani nell’Italia della cementificazione incontrollata.