rapprendere /ra'p:rɛndere/ [der. di apprendere, col pref. r(i)-] (coniug. come prendere). - ■ v. tr. [fare assumere a una sostanza liquida una maggiore consistenza e densità, fino a renderla solida o semisolida: r. il latte in formaggio con presame di agnello] ≈ addensare, coagulare, condensare, raddensare, (non com.) rappigliare, rassodare, [formando grumi] aggrumare, [con riferimento al latte] cagliare, [con riferimento al latte] (region.) quagliare, [formando grumi] raggrumare. ↔ diluire, fluidificare, liquefare, sciogliere. ■ v. intr. (aus. essere) e rapprendersi v. intr. pron. [di sostanza liquida, assumere maggiore consistenza e densità, fino a divenire solido o semisolido: il sangue si rapprende facilmente] ≈ addensarsi, coagularsi, condensarsi, raddensarsi, (non com.) rappigliarsi, [formando grumi] aggrumarsi, [del latte] cagliarsi, [del latte] (region.) quagliarsi, [formando grumi] raggrumarsi. ↔ diluirsi, fluidificarsi, liquefarsi, sciogliersi.