raschietto
raschiétto s. m. [der. di raschiare]. – Piccolo arnese che serve a raschiare o nettare raschiando la superficie di un corpo (anche raschiatoio e raschino). In partic.: 1. Piccolo arnese da scrivania, formato da una lama fissata a un manico, che era usato per cancellare, raschiandoli dalla carta, macchie d’inchiostro o segni di scrittura. 2. Lama di ferro quadrata o rettangolare che, spec. in passato, veniva fissata in terra verticalmente, a un lato dell’uscio di casa, per raschiare dalla suola delle scarpe il fango o la neve. 3. a. In tecnologia meccanica, utensile che serve per effettuare l’operazione di raschiettatura, ottenuto per fucinatura, tempra e successiva lavorazione alla mola, di una barretta di acciaio speciale: r. piani (per raschiettare superfici piane), curvi (per superfici curve) e per diedri (per ottenere spigoli vivi nei diedri concavi). Esistono raschietti la cui parte attiva è costituita da una placchetta, durissima, di carburi sinterizzati; e inoltre r. vibranti, comandati da un cavetto flessibile rotante. b. Nella tecnologia del legno, attrezzo (detto anche coltello americano) costituito da una piastrina di acciaio fissata a un manico, che serve per asportare piccoli trucioli di legno su superfici da regolarizzare. c. In legatoria, attrezzo per levigare i tagli dei libri.